Oculista Antonio Messina

Vai ai contenuti

Distacco di Retina

 
Il distacco di retina è la separazione della retina dal tessuto sottostante, la coroide.
Si manifesta con la comparsa di un’ombra nel campo visivo, dovuta alla porzione di retina staccata non funzionante. Tale sintomatologia è preceduta spesso dalla comparsa improvvisa di flash di luce (fotopsie) o di corpi mobili (miodesopsie) nel campo visivo.

 
In condizioni normali, la retina è aderente da un lato al suo strato sottostante, la coroide, mentre sul versante interno è tenacemente adesa in alcuni punti al vitreo (un gel trasparente che riempie la cavità interna dell’occhio), mentre lo è molto meno nelle restanti parti.
 
Con il passare degli anni, il gel vitreale va incontro a una progressiva degenerazione che lo porta nel tempo a disidratarsi e a liquefarsi che viene percepito dal paziente come delle mosche volanti o ragnatele (miodesopsie) nel proprio campo visivo. Questa trasformazione porta pian piano il vitreo a distaccarsi dalla retina, rimanendo aderente solo nei punti di maggiore adesione. Trattasi, questo, di un evento fisiologico, che accade in sostanza a chiunque.
 
Con dei bruschi movimenti della testa e del corpo, il vitreo produce inevitabilmente delle trazioni sulla retina determinando talvolta la formazione di una rottura retinica. A questo punto la componente acquosa del gel vitreale può insinuarsi dietro la retina distaccandola più o meno estesamente, a seconda della posizione della rottura. Il distacco di retina si verifica più di frequente in soggetti di età media con miopia medio-elevata.
La causa più frequente di distacco di retina è la comparsa di una rottura retinica, solitamente  su un’area retinica degenerata dove  il tessuto è più sottile e dove si ha  una aderenza  marcata  col il vitreo.
 Se il problema viene diagnosticato
in fase precoce può essere sufficiente effettuare un trattamento laser ambulatoriale. Ciò vale quando la rottura retinica non ha ancora sollevato la retina o quando esiste un piccolo distacco di retina satellite, limitato, intorno alla rottura.
 

Quando, invece, il distacco di retina è esteso è necessario un intervento chirurgico per rilasciare la trazione vitreale sulla retina e per chiudere la rottura causa del distacco.

 
L’intervento tradizionale consiste nell’apposizione di una cintura (cerchiaggio) all’esterno dell’occhio, che viene stretta in modo tale da riavvicinare la parete esterna dell’occhio alla retina distaccata e questa a sua volta al vitreo, in modo da rilasciare la trazione del gel stesso sulla rottura.
La rottura non più sottoposta a trazione può allora chiudersi e, a questo punto, è possibile praticare un trattamento laser o una criopessia (trattamento col freddo) attorno ad essa per impedirne la riapertura. Il liquido sottoretinico, responsabile del distacco, viene drenato attraverso un buchino sulla parete esterna dell’occhio.
 
Altre volte è necessario effettuare una vitrectomia, consistente in tre piccolissime cannule introdotte nella parte bianca dell’occhio (sclera) delle dimensioni di un ago da insulina (400 micron), all’interno delle quali scorrono micropinze, microforbici, fibre luminose e uno strumento che taglia e aspira, il vitrectomo. Questa microsonda permette la rimozione del vitreo(vitrectomia), eliminando la trazione sulla rottura, che può quindi essere saldata con un trattamento laser.
 
Al termine dell’intervento il liquido sottoretinico è attivamente aspirato dal chirurgo mentre aria o gas sono iniettati nell’occhio in modo da tenere la rottura asciutta per una o due settimane.
 
L’aria e il gas si riassorbono progressivamente in modo spontaneo e l’occhio stesso si riempie nuovamente di vitreo secondario.
 






Torna ai contenuti