Oculista Antonio Messina

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Campimetria Computerizzata

 
Il campo visivo esprime l’insieme di punti nello spazio percepiti mantenendo fisso lo sguardo in una determinata direzione.
 
Serve per misurare la sensibilità della retina alla luce area per area.
Si costruisce così una mappa della sensibilità per identificare, quantificare e monitorare un eventuale difetto visivo utile nei casi di glaucoma, di patologie oculari (retinopatie diabetiche, cataratta) o neurologiche talvolta anche asintomatiche. Lo scopo è quindi quello di indagare la sensibilità luminosa della retina e del nervo ottico.
 
Si esegue con apparecchi chiamati campimetri o perimetri computerizzati, che essendo automatizzati, non sono influenzati dall'operatore sanitario, cosa che invece accade con la perimetria manuale di Goldmann. L'esame del campo visivo consiste nella presentazione, all'interno di una cupola, di stimoli luminosi, di varia forma ed intensità secondo un ordine casuale. Questi stimoli possono essere di colore bianco su uno sfondo bianco (perimetria bianco\bianco o W/W white/white o perimetria acromatica) o blu su sfondo giallo (perimetria Blu\Giallo o SWAP). La perimetria SWAP: Short Wavelenght Automated Perimetry, è in grado di evidenziare deficit glaucomatosi più precocemente dell'esame tradizionale e quindi può essere utile per la diagnosi nei casi dubbi.
 
Il paziente siede davanti allo strumento, con il mento appoggiato su una mentoniera e la fronte appoggiata su un idoneo supporto. Al paziente viene fornito un pulsante che deve azionare ogni qualvolta vede apparire gli stimoli luminosi sopra citati nel proprio campo visivo (campimetria statica). I risultati dell'esame sono rappresentati con una mappa in scala di grigi, in valori numerici ed in indici che vengono poi esaminati dal medico.







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